La “musica liquida” piace al mondo finanziario. In Italia non avremo operazioni del peso della quotazione di Spotify o della scalata di Tencent a Universal Music, ma le etichette di casa nostra non stanno a guardare: Artist First, società di distribuzione fisica e digitale fondata dieci anni fa a Milano da Claudio Ferrante, emette un mini-bond da 2 milioni di euro per acquisire repertorio e crescere di dimensioni. Obiettivo nel medio termine: quotarsi alla Borsa di Milano sul segmento Aim. A1 Entertainment Spa – così si chiama la lsocietà che riunisce le attività discografiche e distributive di Claudio Ferrante- diventa la prima società di intrattenimento musicale a emettere un mini-bond quotato al mercato extramot pro3. L’emissione è seguita dall’advisor Arpe Group e dallo Studio Frigiolini & Partners Merchant.
A gennaio sarà emessa una prima tranche di obbligazioni fino a un massimo di 500mila euro, cui ne faranno seguito una a luglio del medesimo importo e altre due nel 2021, per un totale di quattro tranche da complessivi 2 milioni. Il tutto a sostegno di un piano di investimenti che Ferrante ha già in atto e comprende un processo di internazionalizzazione attraverso l’apertura di un nuovo ufficio a Londra, dove opererà l’A&R manager Charlie Rapino, già noto per aver contribuito al lancio dei Take That. «L’ambizione – sottolinea il presidente Ferrante – è costruire un gruppo capace di riunire tutti i nodi della filiera del music business, dalle edizioni alla discografia, dalla distribuzione al promoting, con un approccio internazionale». Tra gli artisti di punta del roster di A1, il producer Dardust, tra gli artefici di Soldi, brano di Mahmood vincitore di Sanremo 2019. Il gruppo controlla inoltre il 33% di 432 Srl, società di management che gestisce Le Vibrazioni, Francesco Gabbani e Tricarico.
Il core business di Artist First – azienda che tra dipendenti e collaboratori dà lavoro a 50 persone e si appresta a chiudere il 2019 con un fatturato da 9,4 milioni, in crescita del 3,7% sull’anno precedente – resta comunque la distribuzione: Sugar e Carosello, le maggiori etichette indipendenti d’Italia, distribuiscono infatti attraverso il network che gestisce anche gli in-store firmacopie con gli artisti. Per dire: negli exploit di Andrea Bocelli con Sì (2018), uscito per Sugar, e Thegiornalisti con Completamente Sold Out (2016) e Love (2018), opera di Carosello, A1 ha avuto un ruolo non di poco conto.